top of page

Il Codice Deontologico degli Ingegneri: tra presente e prospettive future

  • Immagine del redattore: Ing. Donato Conti
    Ing. Donato Conti
  • 7 gen
  • Tempo di lettura: 2 min






Il Codice Deontologico degli ingegneri italiani rappresenta il fondamentale corpus di regole comportamentali che disciplina l'esercizio della professione. L'ultima versione, approvata dal CNI il 9 aprile 2014, definisce i principi etici e deontologici a cui gli iscritti devono conformarsi, delineando diritti e doveri nell'esercizio professionale.






Il quadro normativo di riferimento


Il codice trova il suo fondamento normativo nell'art. 42 del R.D. 23.10.1925 n.2537, che attribuisce agli Ordini territoriali il potere disciplinare sugli iscritti. La riforma delle professioni (DPR 137/2012) ha poi innovato la materia istituendo i Consigli di Disciplina territoriali, organi separati dai Consigli dell'Ordine con funzione giudicante sulle violazioni deontologiche.


Struttura e contenuti attuali

Il codice si articola in 7 capi e 23 articoli che coprono i vari aspetti dell'esercizio professionale:

  • Principi generali e ambito di applicazione

  • Doveri generali dell'ingegnere

  • Rapporti interni alla categoria

  • Rapporti esterni con committenti e istituzioni

  • Rapporti con l'Ordine

  • Incompatibilità

  • Disposizioni finali


Punti di forza e criticità

L'impianto generale del codice appare solido e ben strutturato, con una chiara definizione dei principi fondamentali e delle regole di comportamento. Si evidenziano tuttavia alcune aree che potrebbero beneficiare di un aggiornamento:


  1. Digitalizzazione e nuove tecnologie Il codice andrebbe integrato con specifiche previsioni su:

  2. Responsabilità nell'utilizzo di strumenti digitali e AI

  3. Tutela dei dati e cybersecurity

  4. Firma digitale e documenti informatici

  5. Sostenibilità ambientale Sebbene l'art. 19 faccia riferimento allo sviluppo sostenibile, sarebbe opportuno rafforzare gli obblighi in materia di:

  6. Valutazione dell'impatto ambientale delle opere

  7. Efficienza energetica

  8. Economia circolare

  9. Formazione continua Le previsioni sulla formazione (art. 7) potrebbero essere ampliate prevedendo:

  10. Obbligo di aggiornamento su temi emergenti (ESG, digitale)

  11. Maggiore spazio alla formazione su etica e deontologia

  12. Valorizzazione delle competenze trasversali

  13. Equo compenso Alla luce della recente L. 49/2023 sull'equo compenso, andrebbero meglio definiti:

  14. Parametri di congruità dei compensi

  15. Tutele contro compensi inadeguati

  16. Ruolo degli Ordini nella verifica della congruità


Prospettive di evoluzione

Il codice deontologico dovrà necessariamente evolversi per rispondere alle sfide poste da:

  1. Nuovi modelli organizzativi

  2. Società tra professionisti

  3. Reti e aggregazioni professionali

  4. Piattaforme collaborative

  5. Internazionalizzazione

  6. Prestazioni transfrontaliere

  7. Riconoscimento reciproco

  8. Standard etici internazionali

  9. Responsabilità sociale

  10. Impatto sociale delle opere

  11. Tutela delle comunità

  12. Inclusione e accessibilità

  13. Innovazione tecnologica

  14. Intelligenza artificiale

  15. BIM e digital twin

  16. Blockchain e smart contract


Proposte operative

Per un efficace aggiornamento del codice si suggerisce di:

  1. Istituire un Osservatorio permanente presso il CNI per il monitoraggio delle questioni deontologiche emergenti

  2. Promuovere un confronto strutturato con:

  3. Ordini territoriali

  4. Università

  5. Associazioni di categoria

  6. Stakeholder

  7. Adottare un approccio "living document" con:

  8. Aggiornamenti periodici

  9. Linee guida interpretative

  10. FAQ e casi studio

  11. Potenziare gli strumenti di enforcement attraverso:

  12. Formazione specifica per i Consigli di Disciplina

  13. Database nazionale dei precedenti

  14. Procedure standardizzate


Conclusioni

Il Codice Deontologico rimane uno strumento fondamentale per garantire il corretto esercizio della professione di ingegnere. La sua evoluzione dovrà bilanciare la salvaguardia dei principi fondamentali con l'adeguamento alle nuove sfide, mantenendo al centro i valori di competenza, responsabilità e servizio alla collettività che da sempre caratterizzano la professione.

L'efficacia del codice dipenderà dalla capacità di interpretare i cambiamenti in atto, fornendo risposte concrete alle questioni etiche emergenti senza perdere di vista la sua funzione primaria di tutela della dignità e del decoro professionale.



di Ing. Donato Conti - Febbraio 2024
 
 
 

Comentarios


bottom of page